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Cos’è un malware
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Cos’è un malware e come proteggerti dai software dannosi

La parola malware deriva da “malicious software” e indica qualsiasi programma creato per danneggiare un computer, rubare dati o controllare un sistema senza permesso. Può colpire PC, smartphone e perfino dispositivi smart connessi alla rete.

Cos’è un malware

Un malware è un software che si installa nel tuo dispositivo senza che tu te ne accorga. Spesso entra attraverso email sospette, link infetti, siti compromessi o programmi pirata. Una volta dentro, può rubare informazioni, rallentare il sistema o bloccare completamente il computer.

I principali tipi di malware

Esistono diverse forme di malware, ognuna con un comportamento specifico. I virus si diffondono infettando altri file o programmi e possono causare danni o blocchi. I trojan si mascherano da applicazioni legittime per ingannare l’utente e rubare dati. I worm si replicano autonomamente e si diffondono attraverso la rete. Gli spyware spiano le attività online per ottenere informazioni personali, mentre i ransomware bloccano i file e chiedono un riscatto per sbloccarli. Gli adware, infine, mostrano pubblicità indesiderate e tracciano le abitudini di navigazione.

Come difendersi dai malware

La protezione inizia con semplici abitudini quotidiane. Installa e aggiorna regolarmente un buon antivirus. Evita di aprire allegati o link sospetti nelle email e mantieni sempre aggiornato il sistema operativo e il browser. Non scaricare software pirata o sconosciuti e ricordati di eseguire backup periodici dei tuoi dati più importanti.

Un po’ di storia e curiosità

Il primo virus informatico della storia si chiamava Creeper (1971) e mostrava solo un messaggio: “I’m the creeper, catch me if you can!”. Oggi vengono creati ogni giorno oltre 400.000 nuovi malware. I dispositivi Android sono i più colpiti nel settore mobile, ma anche Mac e iPhone possono essere infettati. Nel 2024, uno dei malware più diffusi è stato Emotet, che si diffonde via email e ruba credenziali. Oggi i malware sono strumenti sofisticati, usati da cybercriminali per truffe, spionaggio e ricatti online.

Come si evolve il malware moderno

I malware di oggi non sono più semplici virus, ma strumenti di cybercriminalità organizzata. Alcuni sfruttano l’intelligenza artificiale per evitare di essere rilevati, analizzare il comportamento dell’utente e scegliere il momento migliore per colpire. Un esempio recente sono i ransomware moderni, capaci di cifrare anche i backup collegati in rete, rendendo difficile il recupero dei dati.

Obiettivi reali dei cybercriminali

Gli attacchi non mirano solo a danneggiare i dispositivi, ma soprattutto a monetizzare. I criminali cercano di rubare credenziali bancarie o aziendali, vendere dati personali sul dark web, usare i PC infetti per minare criptovalute o chiedere riscatti economici. In ambito aziendale, un attacco malware può bloccare la produzione o esporre informazioni sensibili, causando danni economici ingenti.

Malware e phishing: una combinazione letale

Il phishing è spesso il “cavallo di Troia” del malware. Un’email apparentemente legittima può contenere un allegato infetto, un link che scarica un trojan o una pagina fake che chiede le tue credenziali. Secondo i report di cybersicurezza 2025, oltre il 90% dei malware si diffonde ancora tramite email o messaggi sui social.

Malware e intelligenza artificiale

Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale generativa, i cybercriminali possono creare malware più credibili e personalizzati, con testi scritti in un italiano perfetto e codici che mutano forma ad ogni esecuzione per evitare i controlli. Allo stesso tempo, l’AI viene usata anche per difendere i sistemi, analizzando in tempo reale comportamenti sospetti e prevenendo le minacce.

Come proteggersi in modo avanzato

Oltre alle regole di base, oggi si utilizzano tecnologie più evolute come i sistemi EDR (Endpoint Detection & Response), capaci di analizzare i comportamenti dei dispositivi. È importante usare VPN, firewall avanzati e l’autenticazione a due fattori per bloccare accessi non autorizzati. La formazione e l’educazione digitale restano però la prima difesa: le aziende che istruiscono i propri dipendenti riducono gli attacchi malware di circa il 60%.

In sintesi

Il malware non è solo un fastidio, ma una vera minaccia per la sicurezza digitale. Essere informati, aggiornati e utilizzare strumenti di protezione adeguati è il modo migliore per difendersi.

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