Si sente parlare sempre più spesso di NFT, ma cosa sono?
Si tratta di “opere artistiche digitali”, accompagnate da un certificato, sempre digitale, che ne dichiara la rarità. Un certificato di proprietà unico, basato sulla tracciabilità del proprietario, del creatore, su date e storico delle transazioni.
Parliamo dei cosiddetti Non-Fungible-Token ( NFT ), ovvero gettoni crittografici, la cui peculiarità è quella di essere “unici”. Gettoni che attribuiscono, a chi ne è in possesso, una proprietà digitale su rete blockchain.
Gli NFT possono certificare qualsiasi cosa, sia esso un oggetto fisico o virtuale. Quando parliamo di “opere artistiche digitali” parliamo di un enorme contenitore che accoglie un’infinità di “cose”: un tweet, un video, un’opera d’arte, un brano musicale e via dicendo.
Dunque chi compra un NFT possiederà soltanto il certificato, che dichiara il passaggio di proprietà dell’opera. Tutto tracciabile e visualizzabile da tutti online. Quindi perchè comprare un’opera a cifre elevatissime anche se è disponibile online ed accessibile a tutti? Perchè il valore di un NFT è legato alla sua unicità. Inconsciamente, all’aumentare della rarità di un prodotto, aumenta inevitabilmente anche il nostro desiderio di ottenere quel prodotto. E più si ottengono prodotti rari, più aumenta il proprio prestigio sociale.
Recentemente anche Spotify si apre al mondo dei NFT.
Infatti ha iniziato recentemente a testare nuove funzionalità che permettono agli artisti di promuovere i propri NFT direttamente sulla loro pagina. Come mai questa decisione da parte di Spotify? Per creare un rapporto più stretto tra fan e artisti, tra arte e musica ma anche per soddisfare le richieste di alcuni partner della società svedese.
Tra i primi artisti ad essere coinvolti leggiamo nomi come Steve Aoki, dj e produttore musicale, e un gruppo musicale inglese, The Wombats.
Ma come funziona? Dove troviamo la galleria degli NFT ?
Per il momento, la funzione è disponibile soltanto per gli utenti Android negli Stati Uniti e attualmente include non Fungible Token da acquistare con un rimando al negozio digitale di OpenSea.
Aprendo l’applicazione Spotify, basta cliccare sotto l’intestazione dell’artista e l’elenco dei suoi brani per poi arrivare alla galleria NFT. Qui verrà visualizzata la raccolta di opere di proprietà dell’autore. Selezionandone una, se ne vedrà una versione ingrandita, oltre ad una breve descrizione della stessa. Tramite il pulsante “ vedi altro”, si atterra sulla relativa pagina di OpenSea.
Ma Spotify non è la sola piattaforma social che ha iniziato ad affacciarsi al mondo blockchain. Ne seguono la scia anche Facebook,
Instagram e Twitter, che già da gennaio ha iniziato a far utilizzare ai suoi abbonati gli NFT come immagine del profilo.
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