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L’auto elettrica: una storia lunga più di 150 anni ricca di sorprese.
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Eh si, perchè quando pensiamo ad un veicolo, come l'auto elettrica, lo associamo automaticamente alla tecnologia, in questo caso però dobbiamo fare un lunghissimo salto indietro nel tempo. Ci troviamo nei primi anni trenta dell’ottocento, quando l’imprenditore scozzese Robert Anderson ideò la prima vera e propria carrozza senza cavalli: la prima carrozza elettrica (1832-1839), poco più avanti più precisamente nel 1835, il Professore olandese Sibrandus Stratingh iniziò a progettare il primo modello di auto elettrica che fu poi realizzato dal suo collaboratore Cristopher Becker.
In seguito si continuò a sperimentare sulle batterie dei veicoli elettrici e proprio grazie a queste innovazioni, le vetture elettriche realizzate al termine dell’Ottocento risultarono particolarmente competitive se paragonate ai modelli tradizionali a benzina o a vapore.
Basti pensare che “le auto a vapore e a benzina mostravano diverse problematiche in merito all’avviamento del motore, al surriscaldamento e all’emissione eccessiva di fumi e rumori sgradevoli, le macchine elettriche risultavano molto più comode e pratiche grazie alla semplicità di guida e all’assenza di rumori. Basti pensare che il record di velocità che sfondò la barriera dei 100 km/h fu realizzato nel 1899 dal pilota belga Camille Jenatzy con il suo veicolo elettrico a forma di razzo, La Jamais Contente” Fonte  Furono Inghilterra e Francia le nazioni più attive nella produzione e commercializzazione delle prime auto elettriche. Ma fu proprio New York la città più attiva nella sperimentazione dei trasporti eco-friendly avviando un servizio di taxi urbano esclusivamente elettrico nel 1897. Sono anni di grande fermento ed innovazione, infatti, nel 1901 nasce anche la prima auto elettrica ibrida creata da Ferdinand Porsche, fondatore dell’omonima casa automobilistica. La prima ibrida si chiamava Löhner-Porsche Mixte, ed era alimentata dall’energia elettrica immagazzinata nelle batterie e da un motore a scoppio.
“Negli anni Venti del ‘900 le reti stradali migliorano e la fame di spostamenti richiede autonomia maggiore alle auto. Negli stessi anni la scoperta di vasti giacimenti petroliferi rende più economica la benzina. Nel 1912, con l’arrivo dell’avviamento elettrico, l’automobile con motore a scoppio diventa anche più semplice da guidare. La concomitanza di questi fattori “raffredda” il mercato dell’elettrico; la diffusione dell’auto a benzina surclassa quella delle e-car, che restano limitate all’uso urbano per la bassa velocità e autonomia”
Negli anni alcune case automobilistiche come Fiat realizzavano prototipi di auto elettriche ma, negli Anni Novanta nacque la Panda Elettra. Una versione con motore elettrico alimentato da batterie al piombo acido del modello base. Poco più avanti la Toyota presenta la Prius, prima auto ibrida di massa. Commercializzata in tutto il mondo nel 2000.  La batteria montata su questo modello è al nichel idruro di metallo. Da li ai giorni nostri possiamo contare la nascita e la commercializzazione di tanti modelli elettrica e l’offerta interessa forse tutte le case automobilistiche.

E voi che auto avete?

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